x

x

Il presidente della Fir Alfredo Gavazzi in un incontro stampa indetto ieri ha toccato diversi temi caldi del rugby italiano, quali il dopo Brunel, il conflitto di interessi, le coppe europee e dato una risposta alle polemiche che sono montate nei giorni scorsi in merito al calendario della World Rugby U20 Championship che si svolgerà tra Calvisano, Parma, Viadana e Cremona.

Gavazzi ha rinnovato la stima a Jacques Brunel, allenatore non scelto da lui ma che apprezza molto, ma ha anche confermato che l'allenatore della nazionale gli aveva già preannunciato che non se la sentiva di rinnovare il contratto con la Nazionale per altri 4 anni per una serie di motivazioni quali l'età e valutazioni personali. Si è aperto così il capitolo della sua successione a partire dal termine del 6 Nazioni 2016. Durante l'incontro è emersa una rosa di 4 candidati mentre un altro dei papabili è già "out" dal momento che si tratta di Michael Cheika che ha preso la guida dei Wallabies.

La prima candidatura è quella del tanto nominato Wayne Smith, reduce da uno stage di un mese a Mogliano, i contatti sono in corso ma la concorrenza è molto alta e si dice che il neozelandese abbia offerte importanti anche dall'Inghilterra. Altro nome in ballo è Eddie Jones, presente al vittorioso match delle Zebre di sabato scorso, l'ex allenatore del Giappone si porterebbe dietro uno staff di circa 10 persone.

Gli ultimi due nomi sono solo ipotizzabili e potrebbero essere quelli di un Director of Rugby (irlandese?) di un club di Aviva Premiership in alternativa ad un allenatore (ex mediano di mischia) di un club di Top 14.

Entrando nel merito della World Rugby U20 Championship 2015, rimarcando come si tratti di un'azione di marketing sul territorio, Gavazzi ha anche ricordato che le ultime importanti manifestazioni rugbystiche giovanili internazionali si sono tenute tutte in Veneto (JWC 2011, e campionati europei U18 nel 2004/06/08 nonchè gli Europei U19).

Mentre sul lato dell'attività la prima regione in Italia è la Lombardia che, dati alla mano, vanta 250 squadre (dall'under14 in su) al 30 giugno 14 dalle 231 dell'anno precedente ( il Veneto, rimarcando che è una delle regioni trainanti e ovviamente più importanti in assoluto, si ferma a 198 e 195). Passando poi al dato numerico dei tesserati è emerso che, nello stesso comparto di riferimento, la Lombardia vanta circa 4.600 atleti in più dei quali oltre 2.100 nel settore juniores. In ogni caso la stessa Regione Lombardia, anche per la concomitanza dell'Expo, ha contribuito in maniera importante alla manifestazione e in forma maggiore di quanto fatto precedentemente dalla Regione Veneto.

La scelta non è ricaduta su Milano perchè purtroppo non ha un impianto idoneo che potesse ospitare la manifestazione. Gavazzi ha anche rimarcato che Milano come sede sarebbe stata perfetta, ma una volta "fatti" vedere gli impianti al responsabile della World Rugby per la manifestazione Milano è stata esclusa per non idoneità e Monza (pur essendo un ottimo impianto) per la distanza dalle sedi di allenamento. Alla fine la scelta di Cremona come sede delle finali è "stata quasi naturale" perchè presenta le caratteristiche adatte in termini di capienza (la Fir si attende circa 18.000 spettatori per la giornata di finale) ed è un impianto che è già stato "testato" per match internazionali.

A precisazione riguardo il numero di partite che si svolgeranno nelle varie sedi Gavazzi ha affermato nel comunicato ufficiale di World Rugby sono state erroneamente indicate 15 partite e Calvisano mentre la corretta suddivisione dei match è di 12 a Calvisano (lo Stadio Peroni verrà riqualificato con un investimento di circa 1,2 milioni di euro al 50% a carico della Regione Lombardia e il restante a carico del club), 9 a Parma, 6 a Viadana e le 3 finali a Cremona. Ma anche in questo caso la suddivisione e la scelta è stata effettuata da World Rugby e, ad esempio, le richieste avanzate dal Rugby Viadana per avere 3 partite in più verranno indirizzate dal club direttamente a World Rugby con la Federazione che invierà una lettera a corollario.

A chiarimento di alcune dichiarazioni circa l'attività "rugbystica" svolta Gavazzi ha rimarcato come la Provincia di Brescia abbia più attività rispetto le altre coinvolte nel mondiale U20 e non si è mai riferito alla Provincia di Milano.

Passando al problema sollevato circa il conflitto di interessi, dati alla mano, il Presidente federale risulta detenere personalmente l'1% della società e con partecipazioni azionarie in Tiesse Robot tramite la controllante Tecnofinanziaria un altro 0,33% per un totale dell'1,33% contro il 20% di prima che venisse eletto. Ha ceduto le azioni del club e dell'azienda, non ravvisa quindi alcun conflitto di interessi ma solo il normale attaccamento a un club che ha fondato e del quale detiene una partecipazione irrisoria a titolo "affettivo".

Nel mezzo della chiacchierata, in risposta ad una domanda di Gianluca Barca di Allrugby Mensile che gli ha chiesto quale ritiene sia stato il suo errore più grosso, Gavazzi ha affermato "non accetto compromessi e dico quello che penso, questo può essere il problema" continuando "oggi però a livello internazionale l'Italia è nelle prime 10 al mondo" e probabilmente dal 2016 avrà due voti nel consiglio di World Rugby....

 

to be continued...Stadio Peroni, campi da gioco e Campionato d'Eccellenza progetto accademie, terza coppa europea, FIR

Leggi l'articolo correlato

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!