Quando ti chiamano nei momenti peggiori

Quando il CT non ti convoca per eventi di spessore è un dramma; ma quando ti chiama d’urgenza per rimpiazzare un infortunato… è peggio. Specie se ti sei organizzato una vacanza tutta particolare oppure se sei preso dal tuo lavoro (perché i rugbysti lavorano, inanzitutto).

Partendo da Stephen Donald, il caso più eclatante. Uno che la Coppa del Mondo 2011 l’ha vista per 30 minuti, giusto il tempo di mettere il piazzato vincente per permettere agli All Blacks di vincere la seconda RWC della loro storia. Ma Donald non era nella lista dei 30, perché a lui Graham Henry aveva preferito Aaron Cruden e Dan Carter. Ma dopo aver perduto il recordman neozelandese per infortunio, il coach è costretto a chiamarlo a rapporto.

E cosa stava facendo Donald in quel momento? Stava trascorrendo le vacanze sul fiume Waikato, a sud di Auckland, a pescare e a bere birra (che preparazione atletica!). Raggiunta la squadra con il fiatone, e 5-6 chili di zavorra in più rispetto al suo peso forma, Henry avrà pensato “questo dopo 10 minuti gli ci vorrà il polmone d'acciaio”. E probabilmente il ct sperava che il giovane pupillo Cruden riuscisse a reggere gli 80 minuti della finale… e invece no. Perché dopo 50 minuti Aaron va ko e Henry è obbligato a mettere in campo Donald, che fino a 3 giorni prima anziché shaker di whey aveva buttato giù lattine di Speight’s (nota birra neozelandese).

Ma un caso ancor più assurdo è quello di Jannie du Plessis. Pardon, il dott.Jannie du Plessis. Jake White lo escluse dai convocati della RWC 2007 ma, in seguito all’infortunio di BJ Botha, lo chiamò per rimpiazzarlo. E cosa stava facendo du Plessis nel momento in cui coach White lo stava chiamando al cellulare. Era in sala operatoria. Eh già, perché in quanto medico chirurgo stava praticando un taglio cesareo ad una donna partoriente. Partì il giorno dopo quell’operazione per andare in Francia e vincere la Coppa del Mondo. Chissà se, una volta tornato in patria, ha baciato e abbracciato il piccolo neonato-talismano che gli aveva dato così tanta fortuna.