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Zigomi e mascella enormi, nasone largo, cranio stretto e orecchie a sventola. Non si sa nemmeno dove sia nato con precisione, forse da qualche parte sui Monti Urali o più semplicemente a San Pietroburgo. Maurice Tillet era il suo nome, una figura grottesca del rugby di inizio novecento. Nato nel 1903 era figlio di un ingegnere francese che da diversi anni si era stabilito nell'allora Impero Russo, occupato nella costruzione della Transiberiana. A 17 anni gli fu diagnosticata l'acromegalia, malattia che causa uno sviluppo abnorme del fisico alterando soprattutto i caratteri del volto.

Trasferitosi in Francia studiò all'Università di Tolosa, dove impara 14 lingue! Laureatosi in ingegneria come il padre lavorò anche per la Marina francese. Poi il rugby! Grazie al suo fisico (170 cm x 120 kg) riuscì a perseguire, per un breve periodo, la carriera da rugbysta nella squadra del Tolone in cui militò per due stagioni, dal 1930 al 1932.

Lasciato il rugby conobbe un agente di lottatori, Carl Pojello, che decise di lanciarlo nel mondo del wrestling professionistico per via delle sue fattezze fisiche freak. Dopo aver iniziato a combattere in Francia, nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti dove fu lanciato dal promoter Paul Bowser. Negli States vinse il World Heavyweight Championship, detenendo tale titolo per 19 mesi di fila, fino al 1942.

Nel 1945 la malattia cominciò ad incidere sulla sua salute e fu costretto a limitare il numero di incontri di wrestling. Morì nel 1954 a Chicago a causa di problemi cardiaci causati dall'acromegalia.

Il fenomeno del rugby e del wrestling sarà fonte di ispirazione per William Steig che nel 1990, per il suo libro per bambini "Shrek" si ispirerà proprio a Maurice Tillet nel disegnare l'orco verde diventato poi protagonista dell'omonima saga di film della DreamWorks. Addirittura alcune espressioni del volto di Tillet, come la bocca digrignata, o alcune parti del corpo, come le sue orecchie, sono state palesemente riportate su Shrek.