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Oggi il nosto pensiero va a "Ciccio" Sebastiani e alle vittime della tragedia di sette anni fa'.

Il 6 aprile 2009 nel sisma che colpì L'Aquila i rugbisti furono tra i primi a prestare soccorso. Spalle larghe e braccia forti scavarono ore ed ore tra le macerie. Purtroppo uno di loro accorse prima. Ancor prima di quella tragica scossa che colpì il capoluogo abruzzese alle 3.32.

Lorenzo Sebastiani, nato a L'Aquila il 28 settembre 1988, era con un gruppo di amici quando arrivò la prima scossa, intorno alla mezzanotte di domenica. Si erano spaventati e avevano deciso di passare la notte insieme per farsi coraggio e così non tornò a casa. Il suo nome finì nell'elenco di coloro che persero la vita.

Ciccio” Sebastiani morì a soli 21 anni. Era cresciuto ne L'Aquila Rugby, divenendone il pilone. Considerato una delle giovani promesse del rugby italiano, aveva vestito nel 2005 la maglia azzurra negli Europei FIRA Under 18 e nei Mondiali Under 19 e l'anno successivo quella dell'Italia U20 nel 6 Nazioni.

Oggi una delle maglie indossate da Cicciò è esposta all'interno del Museo del Rugby donata dal fratello Amerigo che abbiamo incontrato a L'Aquila nell'azienda di famiglia.

La maglia è di Lorenzo” – spiega il Fratello Amerigo - “ma dandola al museo diventa di tutti, di tutte quelle persone che credono nello sport, quello bello, sanguigno, quello che è amicizia nel campo e fuori. Lorenzo era un amico di tutti, un amico su cui contare ad occhi chiusi in qualsiasi momento. Anche con due gambe rotte avrebbe trovato la terza per aiutare qualcun altro. Regalo questa maglia al museo in modo che ogni ragazzo che si avvicini al rugby o che abbia giocato possa, guardandola, ricordare Lorenzo ed il suo sorriso e con questa immagine affrontare la vita, e le cose belle e brutte che possono succedere”.

L'Aquila Rugby all'indomani della tragedia che colpì l'Abruzzo e la famiglia Sebastiani decise di ritirare per sempre la maglia nero-verde n.1. La FIR ha intitolato alla memoria di Lorenzo Sebastiani una l'Accademia Federale di Roma per giovani promesse del rugby italiano.

 

 

Condividiamo appieno pensieri e parole degli amici del Museo del Rugby.

Grazie per la testimonianza!