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Martin Castrogiovanni è stato oggi ospite a ‘Che tempo fa’, programma condotto da Fabio Fazio su Rai 3. Castrogiovanni ha parlato del suo libro ‘Raggiungi la tua meta - Forte, felice e vincente con la celiachia’ ma anche, per la prima volta dal vivo, della vicenda con il Racing 92, la squadra parigina che lo ha messo fuori rosa dopo le foto di Las Vegas. 

 

Nel libro si parla anche che Castro da piccolo voleva fare l’attore o il prete, alla domanda di Fazio la risposta è stata: “Meno male per la chiesa che non ho fatto il prete”. Poi continua “Sono l’unico ciccione celiaco, tutti quelli che conosco sono magri, io sono l’unico” scatenando le risate del pubblico. 

Si torna un po' più seri e Castrogiovanni spiega “La celiachia è stata una delle mie battaglie più dure. Quello che cerchiamo di raccontare nel libro è che essere celiaco non è la fine del mondo, grazie a dio oggi come oggi hai mille cose da poter mangiare, hai tanti prodotti per celiaci.”
“Anche il campione di tennis
Novak Djokovic vince spesso, puoi fare sport ad alto livello da celiaco, non cambia niente.”

 

Poi ovviamente Fazio fa qualche domanda riguardo alla vicenda della rottura con il Racing 92:

“Non posso dire molto ora, la verità è che io quella mattina mi sono presentato al club anche se non ero convocato e non dovevo giocare, è stato il club a farmi scendere dal pullman.
Sono andato via un weekend con amici a divertirmi, se non giochi hai dei giorni liberi…”

“Molta gente parla, non ho mai avuto problemi nella mia carriera e a volte sembra che la gente aspetti questo, quello che fa male è che per quel club (il Racing 92) ho dato tanto, ho affrettato i tempi di recupero dalla mia operazione alla schiena, un’operazione seria, loro avevano bisogno di me… Ho sempre fatto così, nella mia vita ho messo sempre gli altri o la maglia che indossavo davanti a me, a volte essere pagato così non è bello. E’ la vita…. Io non devo niente a nessuno, tutto quello che ho fatto me lo sono guadagnato da solo.”

Conclude sorridendo: “è colpa di Ibra che è più famoso di me.”

 

Riguardo al suo futuro da giocatore. Tu hai ancora intenzione di giocare?

“Io non so ancora cosa farò nel mio futuro, penso che la gente mi ama perché sono vero, non sono mai stato un falso…

Non so cosa farò, finire così non è l’ideale, vedrò…

Sentirsi dire tante cose dopo tutto quello che ho dato e con le maglie con cui ho giocato, se deve finire così finirà così… e chi mi vuole ringraziare mi ringrazierà.

Io vado avanti a testa alta, non devo niente a nessuno.”

 

Infine, ti sei divertito alla festa? 

“Quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas”.