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Della serie: non facciamoci mancare niente. La notizia arriva dal Piemonte, dove la società Dynamo Dora Rugby (club affiliato all’UISP ovvero una lega di rugby dilettantistico che non fa parte di FIR), organizzatrice della terza edizione della "Festa del rugby popolare" in programma i prossimi 2 e 3 giugno, ha rifiutato l'iscrizione della squadra femminile della base militare di Sigonella (Siracusa) denominata Sigonella Hoplite (senza acca in italiano, che sta per soldato di fanteria) Rugby club oggetto, come si evince dal comunicato emesso dai (popolari) organizzatori, dell'invito "a lasciare il pianeta (sic!) con l'antimilitarismo che ci definisce". Con la promessa, prosegue la nota, di accogliere le stesse a braccia aperte qualora decidessero "di rinunciare al loro incarico". O prosciolte o disertrici. 

Viviamo in un'epoca e in paese in cui stupirsi, per non dire scandalizzarsi, è operazione sempre meno praticabile, ai limiti dell'impossibile. Però ammettiamolo, l'idea che si potesse rifiutare a un gruppo di ragazze il diritto di giocare a rugby a causa delle stellette che hanno deciso di indossare e del giuramento di fedeltà alla Costituzione che hanno liberamente e consapevolmente espresso, ci mancava.

E poco, davvero molto poco, ci aiuta la constatazione che la mitica "madre degli stolti" (quella che, per definizione, risulta perennemente incinta) copiosamente deve aver sgravato sulle sponde della Dora.

Un invito ai nostri lettori, con o senza stellette, dotati o meno di parenti o amici che abbiano deciso di dedicare alla difesa della Patria la propria esistenza professionale: mancano ancora alcuni giorni al week end 2-3 giugno, un posto libero in qualche torneo di vostra conoscenza che accetti anche formazioni femminili o miste, lo trovate? E quando l'avrete trovato, per favore, un colpo di telefono a Sigonella.

Con quel briciolo (bastano pochi grammi) di buon senso e di intelligenza che contraddistingue il genere umano.

La risposta alla Sigonella Hoplite pubblicata nei social dalla Dynamo Dora “No, l'evento non è aperto a militari, forze di polizia, fascisti e autorità varie […] Per favore andate via dall'Italia e dall’universo”.  
La lega UISP si dissocia da queste dichiarazioni. 

 

Foto FranceEventY