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A Rovigo, luogo da considerarsi a tutti gli effetti “sacro” per chiunque ami lo sport della palla ovale, sulla cui panchina si sono succeduti tecnici da tutto il mondo, un neozelandese a guidare la prima squadra non c’era mai stato. Adesso ce ne sono due. Il capo è Joe McDonnell, Jason Wright gli fa da assistente. Il primo ha già al suo attivo lo scudetto 2016, vinto portando in finale la squadra affidata, a  inizio stagione, a Pippo Frati. L’altro è arrivato da San Donà, dove molto di buono aveva fatto e non solo con il settore senior. Il Rovigo made in NZ, in 7 turni di stagione regolare, ha totalizzato 5 vittorie, una sconfitta (con Calvisano) e uno sciagurato pareggio, proprio con San Donà in casa (seconda giornata). La classifica, alla vigilia della delicata trasferta romana sul sintetico della caserma Gelsomini contro le Fiamme Oro dell'ex Umberto Casellato, dice di un XV rossoblu al terzo posto, a tre lunghezze dal Petrarca e a 8 dalla capolista bresciana.

ï         Un bilancio che coach McDonnell considera…
-          Sostanzialmente soddisfacente e in linea con le nostre effettive potenzialità. Vinto lo scudetto la rosa è stata profondamente rinnovata. Giocatori importanti sono partiti e altri di valore sono arrivati. Gran parte del nostro lavoro in questa prima parte della stagione è finalizzato a cercare e a creare i giusti equilibri fra i nuovi e quanti sono rimasti. Operazione in qualche misura dovuta e scontata, ma non certo facile da portare a compimento in tempi brevi.

ï         Un Rovigo che attualmente è forte in…?
-          Nelle fasi di conquista, soprattutto in mischia chiusa. Dietro siamo stati condizionati dai troppi infortuni. La vera linea arretrata del Rovigo si vedrà nella seconda parte de campionato. Fino ad oggi abbiamo solo accennato soluzioni, provato a trovare rimedi.

ï         E che invece si dimostra debole…?
-          Nel ritmo complessivo di gara. Troppo basso. Nel gioco d’assieme, ancora episodico e non continuo come vogliamo che diventi. Anche in qualche meccanismo difensivo.

ï         Uno sguardo alla classifica generale. La coppia al comando è Calvisano – Petrarca. Si equivalgono, uno dei due contendenti è più forte?
-          Non si equivalgono. Calvisano dispone risorse superiori. Ha un grande n.8, un pacchetto efficace e un gioco negli spazi aperti capace di variare e alternare soluzioni. In più, dispone di giovani di gradissimo valore e, come noi,  non si fa problemi a mandarli in campo. Nel confronto con Padova lo vedo un gradino sopra.

ï         Eccellenza: a oggi, quale squadra l’ha sorpresa positivamente?
-          Reggio. Arriva dalla seconda divisione, gioca un buon rugby, ha elementi di qualità, dimostra di avere idee chiare e un ottimo atteggiamento mentale. Combattono e lottano contro chiunque e su ogni pallone.

ï         E chi invece l’ha delusa?
-          Fiamme Oro e Viadana non si sono finora espresse all’altezza del livello qualitativo dei giocatori che hanno a disposizione. Sono certo che lo faranno nel prosieguo dell’annata sportiva, ma questa partenza… ritardata potrebbe costare cara.

ï         Arbitri italiani: quale il loro livello?
-          Rovigo ha avuto un buon numero di designazioni “giovani”. Elementi al loro debutto o quasi nella massima divisione. Nel complesso mi hanno tutti favorevolmente impressionato. Qualche problema di interpretazione in mischia chiusa c’è, soprattutto circa i tempi e le modalità di utilizzo. Ma quello della mischia chiusa non è certo un problema esclusivo dell’Eccellenza o degli arbitri italiani. Che, ci tengo a ribadirlo, sono nel loro complesso di buon livello.

ï         Il nome delle 4 semifinaliste?

-          Viadana, Rovigo, Petrarca e Calvisano.

ï         In quest’ordine?

-          Ovviamente: no!

ï         Candidata alla retrocessione?

-          Lazio. È una squadra che prova a giocare ma non dispone di adeguate risorse tecniche, soprattutto in attacco.

ï         Però a voi di punti, la Lazio, ne ha segnati 30…

-          E ha perso. Occorre tener conto che quel giorno Rovigo era in formazione… speciale. Diciamo così.

ï         Chiudiamo con la Nazionale. La nostra. In un recente sondaggio condotto dai colleghi de Il Gazzettino, lei è stato l’unico allenatore dell’Eccellenza a…

-          … prevedere che l’Italia chiuderà il Torneo 2017 a quota zero vittorie.

ï         Un pronostico che oggi si sente di confermare?

-          

 

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Foto Elena Barbini