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E adesso passiamo ai risultati di Challenge Cup. Alla fine la prova d’orgoglio c’è stata e tutto sommato la tentata fusione è servita a risvegliare il carisma dello Stade Français detta la propria legge agli Ospreys rispedendoli a casa dopo che questi si erano piazzati primi in classifica generale con le probabilità più elevate di vincere il torneo. Adesso lo dico. Lo voglio dire… voglio essere il primo nella storia a dirlo: il pallone è ovale!

Ma adesso procediamo con ordine:

Edinburgh-La Rochelle 22-32
Erano i favoriti sin dall’inizio. Avrebbero vinto sicuramente. Ma non faticando in questo modo. Perché alla fine gli scozzesi sono usciti a testa alta con Hamish Watson che porta a casa il “man of the match” e La Rochelle che deve rivedere i punti in cui il gioco non ha funzionato nel secondo tempo, quando rilassandosi troppo ha permesso agli scozzesi di rimettersi in carreggiata. Nei primi dieci minuti i francesi marcano “due mete fotocopia” che portano la firma di Jeremie Maurouard: touche, maul avanzante, difesa che non contrasta, e due mete facili facili per il tallonatore francese. Al 19’ grande azione di Phil Burleigh che trova un varco e va in meta, riaprendo così la partita di Edinburgh; ma nei minuti successivi La Rochelle è scatenato: Arthur Retiere prende palla dal raggruppamento e parte “in sordina”, completamente indisturbato dalla difesa scozzese, percorre parte della metà campo, rompe il tentativo di placcaggio di Blair Kinghorn e marca una meta; al minuto 34 è sempre Retiere a trovare un varco per le vie centrali, serve Steve Barry che va in mezzo ai pali. L’Edinburgh lamenta un passaggio in avanti, ma è tutto regolare. Sul finire del primo tempo i padroni di casa entrano in partita: touche nei 22 avversari, palla giocata velocemente. L’ovale arriva a Ross Ford che arriva facilmente in meta portando a spasso Steve Barry.

Nel secondo tempo sono sempre gli scozzesi a prendere l’iniziativa. Al 46’ meta di Hamish Watson sul riciclo di Mata. Poi al 65’ punizione di Weir che porta il punteggio sul 22-26. Partita riaperta. Purtroppo due punizioni concesse a La Rochelle rovinano tutto: Brock James mette a segno due piazzati. Finisce 22-32.

Bath-Brive 34-20
Doveva essere una sfida più equilibrata del previsto, purtroppo il Brive subisce troppo nel primo tempo e il tentativo di recupero diventa impossibile. Nei primi minuti sfida giocata sui calci di Germain e Priestland: al 20’ il Brive è in vantaggio 3-6. Al 22’ Priestland trova il varco, scarica per Fotuali’i, poi Faletau… poi meta. Dopo 5 minuti, dopo un’azione straordinaria di un indomabile Rokoduguni il Bath arriva a pochi metri dalla linea di meta, Fotuali’i apre il gioco, palla che arriva sulla fascia per Tom Homer che verso la bandierina. Al 32’ situazione di vantaggio per Bath dopo un placcaggio alto, Fotuali’i gioca per Jonathan Joseph che finta il movimento, serve Rokoduguni che indisturbato schiaccia in meta. Primo tempo che si chiude sul 20-6.

Nella ripresa ancora Bath con Faletau che va a segnare in mezzo ai pali. Al 43’ il punteggio è 27-6. Dopo pochi minuti c’è la scossa del Brive con Fabien Sanconnie: mischia sui cinque metri, il pack francese avanza, Sanconnie si stacca e schiaccia in meta. Dopo 5 minuti è ancora il terza linea centro del Brive a marcare e a riaprire la partita per gli ospiti: touche per i francesi, maul avanzante ben costruite con il carrettino che macina metri fino ad arrivare sulla linea di meta. Al 55’ è 27-20. Purtroppo bisogna inchinarsi a Semesa Rokoduguni (meriterebbe il man of the match che viene dato al compagno di squadra Faletau) che dopo aver rotto un placcaggio procede per le vie centrali, evita altri due placcaggi e vola in meta. Finisce 34-20.

Gloucester-Cardiff Blues 46-26
Partita molto combattuta quella giocata al Kingsholm Stadium dove alla fine ha vinto la squadra più affamata. E non che il Cardiff non abbia giocato una bella partita. Perché sono loro ad aprire le danze al 5’ minuto con una meta di Alex Cuthbert. Al 10’ minuto Ross Moriarty come LeRoux: Hibbard perde un pallone indietro, Moriarty lo recupera, evita un placcaggio e va in meta. Purtroppo Rey Lee-Lo gli sta col fiato sul collo e nel momento di schiacciare il giocatore gallese perde il pallone in avanti. Al minuto 25, sul punteggio di 13-13, Tom Marshal riceve palla a largo e va in meta portando Gloucester in vantaggio; ma a pochi minuti dalla fine del primo tempo Alex Cuthbert sfrutta perfettamente un velo involontario e va a marcare praticamente sotto i pali: 20-20. Sullo scadere del primo tempo un drop goal di Gareth Anscombe porta i Blues in vantaggio.

Nella ripresa punizione per i Blues al 49’ che si portano sul 20-26. Poi black out per i gallesi. Al 54’ gran giocata di Billy Twelvetrees che con un calcione serve Jonny May sulla fascia, il quale può andare in meta. Dopo tre minuti altra giocata sensazionale quella di Willi Heinz che finta un passaggio, prosegue centralmente, va giù e ricicla per Twelvetrees, gioco che viene aperto verso Tom Marshall che con una veronica evita un placcaggio e va a schiacciare in meta. Al 65’ meta di Mark Atkinson entrato dalla panchina e al 78’ il neo-entrato Henry Purdy mette a segno la sesta meta per Gloucester. Finisce 46-26.

Ospreys-Stade Français 21-25
Probabilmente la partita più emozionante di questo fine settimana ovale, con la prima classificata leader indiscussa di questa Challenge Cup che cede il passo ad uno Stade che sembra uscito dalla crisi in cui era cascato in questa stagione. E tutta la rabbia dei “parisiennes” si vede nella giocata quando al minuto 29, in inferiorità numerica (giallo a Raisuque) Antoine Burban di prepotenza si stacca da una ruck e corre veloce, riciclo per Sylvain Nicola che serve il pilone Zurabi Zhvania che, vuoi la furia che sta pervadendo questa squadra, non sente i 120 chili che ha addosso… e corre… schiacciando verso la bandierina. Primo tempo che si chiude 6-8 per gli ospiti.

Nel secondo tempo i francesi allungano con il piede di Plisson. Al 46’ pareggio degli Ospreys con la meta di Matavesi. Al minuto 50 Raisuque entra lateralmente in ruck. L’arbitro Carley estrae il secondo giallo e quindi rosso. Ospreys che passano in vantaggio con il piede di Biggar: 14-11. Ma l’inferiorità numerica non interrompe il cannone di Navarone nel cuore della squadra di Parisse. Plisson riceve palla, calcione verso la fascia dove c’è Lakafia pronto a ricevere e a lanciarsi in meta. Al 53’ il punteggio è 14-18. Al 58’ passaggio ingenuo e telecomandato di Sam Davies che viene intercettato da Hugh Pyle. La seconda linea vorrebbe involarsi in meta ma viene raggiunto da Biggar; riciclo per Arias che schiaccia in mezzo ai pali. A cinque minuti dalla fine c’è la meta degli Ospreys con Tyler Ardron… che non basta. Finisce 21-25.

 

Semifinali di Challenge Cup:

22 aprire, ore 21.00: Stade Français - Bath

23 aprile, ore 13.30: La Rochelle - Gloucester

 

I quarti di finale di Challenge Cup