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In mixed zone dopo la partita contro la Scozia abbiamo raccolto le parole e gli umori di diversi azzurri, si sono fermati ad analizzare la partita con la Scozia e i motivi di un'amara sconfitta David Odiete, Michele Campagnaro ed Edoardo Gori, i trequarti.

David Odiete, estremo del Mogliano, ha analizzato con noi la prima meta italiana “La giocata della prima meta l’abbiamo preparata, l’ho chiamata a Sergio perché ho visto che c’erano gli avanti di fronte a noi e l’ho giocata con Garcia. Sapevamo che sui “ritorni” loro spesso schieravano gli avanti e abbiamo giocato il mismatch con i trequarti, Gonzalo ha fatto la sfida 1 contro 1 e ha sfruttato il mio sostegno sull’asse" (Odiete è stato bravissimo a prendere il tempo ad Hogg con un gioco di gambe di gran classe e poi servire l’assist a Ghiraldini).

Gli abbiamo poi chiesto come si è trovato con gli scozzesi che hanno provato a metterlo sotto pressione nel gioco aereo “Sapevamo che avrebbero tentato di testarmi sulle palle alte, se analizziamo anche le altre partite ci accorgiamo che sta diventando fondamentale il gioco sulle palle alte sia in attacco che in difesa. Le difese sono sempre più organizzate e si cerca di metterle sotto pressione così, sono sincero, per me è un divertimento anche se ovviamente non sono del tutto soddisfatto, sarebbe stato molto meglio se avessimo vinto”

“Il mio primo cap è stato bellissimo anche se c’era tanta emozione, mi è spiaciuto molto aver perso la partita all’ultimo e per l’infortunio alla caviglia. Meno male che sono riuscito a recuperare a tempo di record anche grazie all’aiuto dei fisioterapisti, 14 giorni fa avevo le stampelle e oggi ero in campo. Sono più che felice” Che dire te ne auguriamo altri 100 di caps allora.

E’ giunto poi il turno di Michele Campagnaro, forse, assieme a Parisse la star del momento “Onestamente non si può essere soddisfatti dopo una sconfitta così, in più contro una squadra che era abbordabile e detta fuori dai denti dovevamo arrivare a un risultato più concreto”

Abbiamo poi interpellato Micky sul suo passaggio in Inghilterra, il miglioramento delle sue prestazioni e sotto l’occhio di tutti “L’esperienza che sto vivendo mi sta facendo crescere, quando cambi ambiente hai sempre nuovi stimoli e nuove sfide. Sicuramente il livello del campionato aiuta molto, sono più confidente (con un termine sicuramente inglesizzato) ma questo è forse uno dei primi step per arrivare spero più in alto”

“Sai benissimo che non puoi mai smettere di lavorare se vuoi migliorarti e per raggiungere qualche obiettivo devi sempre migliorarti” Insomma Michele vuole continuare a farsi nominare da Eddie Jones.

Alla fine abbiamo chiuso con Ugo Gori decisamente dispiaciuto di aver festeggiato il suo 50° cap con la sconfitta e dolorante per una botta alle costole (probabilmente non una frattura ma decisamente fastidiosa) “Abbiamo commesso troppi errori all’inizio e abbiamo forse perso troppi palloni, è difficile impostare il gioco quando ne perdi tanti, nel secondo tempo quando abbiamo mantenuto il possesso li abbiamo messi in difficoltà, quando fai 10/15 fasi e riesci ad avanzare un po’ metti qualsiasi squadra in difficoltà. Sicuramente loro erano molto bravi a sporcare i punti d’incontro soprattutto quando si entrava nella zona rossa lo facevano anche scorrettamente ed hanno preso anche il giallo ma spesso l’arbitro avrebbe potuto punirli e non lo ha fatto. Alla fine però hanno avuto ragione loro”

 

Foto Alfio Guarise

 

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