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Nonostante la brutta esperienza alla Coppa del Mondo di Rugby del 2015, sembra che le squadre dell'emisfero settentrionale non abbiano imparato nulla dalla debacle della RWC quando nessuna squadra dell'Emisfero Nord è arrivata in semifinale.

Tutti i proclami nel voler adottare uno stile di gioco più simile a quello dell’Emisfero Sud sembrano caduti nel nulla probabilmente a causa del fatto che tutti gli allenatori si pongano come obiettivo primario la vittoria a discapito del gioco quando si tratta di 6 Nazioni. L’unico che sembra aver proposto qualcosa di nuovo è Guy Novès ma per forza di cose vista la situazione nella quale versava la Francia.

Tutto sommato i coach avrebbero potuto osare di più e inventarsi qualcosa di nuovo soprattutto dal momento che è terminato un ciclo di Coppa del Mondo e se ne sta iniziando un altro. Invece hanno proposto gli stessi piani di gioco già visti e che non hanno funzionato contro le squadre dell’Emisfero Sud, Australia e Nuova Zelanda in primis.

L’Irlanda non è riuscita a proporre un gioco offensivo adeguato come già si era visto contro l’Argentina nel quarto di finale, il Galles continua con il famoso “Warrenball” che si è infranto contro il muro della maggior fisicità del Sud Africa (e dell’Australia nella Pool) e l’Inghilterra continua a schierare dueblindside flanker e non ha uno specialista a numero 7.

Il dato statistico dice che gli All Blacks dalla RWC 2003 hanno perso solo 3 volte contro nazioni dell’Emisfero Nord (Francia nel 2007 e 2009 e l'Inghilterra nel 2013) per un totale di 65 volte con un tasso di vittoria del 95,4% in 13 anni.

Il vero problema è che, mentre il Sei Nazioni continua a non evolversi rapidamente, le squadre del Sud del mondo continueranno ad innovare e ampliare il divario. Ancora più inquietante è il fatto che, attualmente, alla guida delle Home Unions ci sono tre neozelandesi e un australiano che sembrano essersi fatti permeare dal conservatorismo del rugby europeo.

Secondo uno studio svolto in Inghilterra non è tanto la mancanza di competitività quanto la mancanza di spettacolarità del rugby proposto che preoccupa. Solo l’ultimo turno dello scorso 6 Nazioni aveva proposto grande spettacolo, ma la mancanza di questo tipo di rugby totale rende sempre meno entusiasti ed appassionati i tifosi delusi dalla scarsa”qualità” del torneo.

Tutto il mondo è paese alla fine, anche gli anglosassoni soffrono di un complesso di inferiorità verso l’Emisfero Sud.

 

Risultati e Classifiche del 6 Nazioni