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Dopo le partite dell’Italia, come al solito, Giorgio Sbrocco fa la sua analisi con le pagelle di Galles- Italia, il match di Cardiff terminato con la  dura sconfitta italiana per 67-14.

Le pagelle di Galles-Italia:

 

Leonardo Sarto: voto 9. Nel giorno del debutto di suo fratello Jacopo esibisce la miglior prestazione da quando è nel giro azzurro. Toglie il tempo alla linea arretrata gallese con salite che mandano in confusione i centri in maglia rossa, si presenta con un placcatone che ammutolisce lo stadio e crea un paio di occasioni (una in società col fratellone) che avrebbero meritato altro e più nobile traguardo. Rispetto a quello di Dublino: un altro!

Allan: voto 8. Quando uno col numero 10 sulla maglia fa 15 placcaggi in una partita (non in un intero campionato!) significa che, nell'ordine: gioca in una squadra che la palla l'ha vista di rado, possiede le caratteristiche del giocatore di qualità, che non si tira indietro e che pare destinato a dare qualcosa di interessante nel prossimo futuro. Giocare nella seconda divisione francese gli ha fatto (molto) bene. Di alta scuola la palla trasmessa a Garcia nell'azione della seconda meta.

Lovotti: voto 9. Di stima e di apprezzamento. Arrivato in Nazionale (quasi) per caso, chiude il Torneo con una prestazione di grande sostanza. Da "soàsa" (da incorniciare per i non veneti) il placcaggio a Faletau al 14' con tanto di palla rubata. E in chiusa ci sa fare!

Minto: voto 8. Finché è stato in campo ha fatto (ri)vedere cose cui ci aveva abituato nell'anno del suo debutto. Placca, scava e corre, coprendo spazi da vero flanker internazionale. Se la condizione lo sosterrà... lui c'è!

Garcia: voto 8. Onesto, prezioso e a tratti indispensabile, in una linea arretrata povera di talento e orfana di ancore e di fari. Placca, si rende disponibile anche per lavori di bassa manovalanza ovale, non china mai la testa e non rifiuta un placcaggio. Probabile che la sua carriera internazionale sia finita oggi. Se così fosse, è giusto riconoscere che si è accomiatato come solo i grandi.

Poite (arbitro): voto 6 menomenomeno! Dirige con l'algida supponenza che è tipica dei grandi direttori di gara (ne ha la stoffa) ma infila (almeno) un paio di colossali puttanate che inducono a ritenere il voto assegnatogli persino eccessivo. A un certo punto convoca in mezzo al campo Parisse e Castrogiovanni, offeso per il suggerimento del pilone a fischiare un fallo gallese. "Lasciatemi lavorare e pensate a giocare" la chiusura del risentito pistolotto ai due reprobi. Il tutto in inglese! Lui originario dei Midi-Pyrénées, rivolto a due che vivono in Francia da anni. Boh!

Tipuric: NC. Confesso: avevo già predisposto la sua valutazione. Dieci e forse la lode. Così, sulla fiducia. Ho per lui una smisurata considerazione, lo ritengo il flanker europeo capace di vette prestazionali uniche. Nella giornata in cui pareva destinato a imprimere il suo marchio su una partita segnata in partenza ma che avrebbe giocato con la concentrazione che si deve a una finale di Coppa del Mondo, i suoi lo lasciano schiantarsi al suolo dopo averlo scompostamente alzato in rimessa laterale e lui rimedia la commozione cerebrale che gli impone di lasciare il campo. Il tutto prima ancora di cominciare a sudare e a sporcarsi maglia e calzoncini. Com'è quella storia che la sfortuna non esiste e che siamo (sempre e comunque) artefici del nostro destino?

 

Giorgio Sbrocco per Rugbymeet

 

Tabellino formazioni e statistiche del match

 

Foto Elena Barbini

 

Risultati e classifica del 6 Nazioni