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Prima giornata di Six Nations e ne vedremo già delle belle. Dall'Inghilterra dell'esigente Eddie Jones contro la Francia di Guy Novès chiamata già a compiere una piccola impresa. Perchè i galletti, per quanto poco attivi l'anno scorso, hanno recuperato punti in occasione dei test matches autunnali e potrebbero a sorpresa accaparrarsi il torneo. I blues possono contare su una panchina folta di nomi e una schiera di giovani del Top14 scalpitanti, desiderosi di essere convocati (i mediani Gaetan Germain e Jonathan Wisiniewski, l'ala Gabriel Lacroix). Dall'altro lato l'Inghilterra che può contare su una squadra compatta su cui Jones sta puntando dal Sei Nazioni 2016 (esclusi i grandi assenti i fratelli Vunipola e Anthony Watson). L'ultima vittoria della Francia contro l'Inghilterra al Sei Nazioni risale al 2014.

Ma il big match d'apertura di sabato pomeriggio è il derby celtico per eccellenza che ci dirà quanto è forte la Scozia di quest anno. Vern Cotter (in partenza a fine torneo, destinazione Montpellier) ha allargato tantissimo il bacino di giocatori di questa nazionale, molto più solida e compatta del passato; non più quella squadra che ogni anno è obbligata a giocarsi il Cucchiaio di Legno con gli Azzurri, ma una nazionale in crescita che questo torneo lo vuole vincere; ma contro un'Irlanda ricca di promesse, capace di ottenere un margine schiacciante con un ampio turn-over (contro il Canada 52-21 il 12 novembre scorso), sarà durissima. Le academy irlandesi sono quelle che allo stato attuale stanno ottenendo i risultati migliori (lo dimostrano i successi di Leinster, Munster e Connacht). L'ultima vittoria degli scozzesi sull'Irlanda al Sei Nazioni risale al 2013, 12-8 al Murrayfield.

Infine ci siamo noi.

L'Italia è cresciuta tantissimo in termini di vivaio. Le Zebre e la Benetton sono in penuria di risultati eppure rispetto al passato c'è stato un maggior inserimento di nuove leve nel gruppo di Guidi e Crowley. Eppure l'operato di O'Shea ci ha messo poco per farsi vedere. La vittoria sul SudAfrica è un ottimo biglietto da visita contro un Galles che lo scorso novembre ha faticatoto tanto rispetto per portare a casa i due successi contro SudAfrica e Argentina, la "vittoria" risicata con il Giappone e la batosta subita con l'Australia; sintomo di una nazionale che sta puntando troppo sullo stesso modo di giocare e che sta rendendo difficile il ricambio generazionale. Questo specialmente nelle file dei tre quarti: mi chiedo come faranno a sostituire un domani dei colossi con le stesse caratteristiche di North, Roberts e Cuthbert...

L'Italia non vince con il Galles dal 10 marzo 2007.

 

A questo link la programmazione TV del weekend di 6 Nazioni

La prima giornata del 6 Nazioni - Clicca sul match per le formazioni

Foto Elena Barbini