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Professionisti si, ma davanti alla legge il rugby italiano è ancora dilettantistico a quanto pare. Per questo motivo il Benetton apre uno spiraglio alla previdenza e al sostegno nei confronti dei propri giocatori mediante un fondo pensionistico a tutela integrale della previdenza complementare dei giocatori.

Come riporta Il Gazzettino, il club trevigiano ha dato il via, mediante la Reale Mutua, ad una polizza pensionistica.

"Per noi è motivo d'orgoglio essere il primo rugby d'Italia nel nostro settore a muoversi in questa direzione - le parole del presidente Amerino Zatta - siamo lieti di aver intrapreso questa strada; l'attenzione all'atleta vuole essere totale, sia dentro sia fuori dal campo.

"I nostri atleti sono dei professionisti e per questo risultava prioritario e significativo intervenire su questo aspetto".

Lo stesso Antonio Pavanello, ds di Benetton ed ex giocatore, sa bene quanto sia difficile per un atleta pensare al post carriera.

"Sin da giocatore ho sempre pensato che sarebbe servito aiutare gli atleti, soprattutto di più giovani, affiancandoli lungo il perocoso sportivo ma pensando anche al loro futuro, valutando una previdenza complementare per sopperire alla mancanza di tutele dal punto di vista pensionistico".

 

Foto Alfio Guarise